ALIMENTAZIONE VEGANA
PER CANI
In questa pagina voglio parlarti della mia esperienza con l’alimentazione vegana per cani.
A differenza del gatto, prettamente carnivoro (forse più pescivoro perché vedo che gradiscono molto di più il pesce che la carne), il cane è onnivoro e quindi con un cibo ben bilanciato, può tranquillamente seguire una dieta vegetale senza avere conseguenze o carenze.
Esiste una diatriba nella comunità vegana, in cui gli integralisti considerano inaccettabile chi ha fatto la scelta vegana e dà cibo di origine animale ai propri pelosetti, mentre un’altra parte della comunità si rende conto che specie diverse hanno esigenze nutrizionali diverse e bisogna prendersi cura degli animali con cui condividiamo la vita cercando di mantenerli in salute il più a lungo possibile. I cosiddetti "nazi-vegan" a dire il vero considerano inaccettabile persino tenere in casa degli animali che nella loro visione dovrebbero vivere liberi in natura e in parte sono d'accordo con questo concetto ideale. Penso però che la mia gattina avrebbe avuto una vita d'inferno in gattile e anche se non può scorazzare sui prati mi sento di poter dire che sia felice di vivere qui con noi. Cani e gatti convivono con gli umani da tempo immemore e più che di prigionia bisognerebbe parlare di mutuo sostegno. Una volta -a proposito di simili argomentazioni - sono stata sommersa di insulti perché avevo osservato che togliere gli alimenti di origine animale dalla dieta dei gatti potesse mettere a rischio la loro salute. Mi è stato risposto che basta dare loro degli integratori di taurina e tutto si risolve ma io sono del parere che la scelta vegetale riguardi soltanto me e non debba essere imposta a nessun altro membro della famiglia, a meno che non dimostri interesse ad abbracciare questa filosofia di vita, ed è qui che il racconto della mia cagnolina Musetta trova posto, perché loro sono esseri senzienti e sanno perfettamente cosa vogliono e come farcelo capire.
Sono consapevole del fatto che una dieta sana e salutare per gli animali sarebbe quella di cucinare per loro ma la nostra routine quotidiana, tra il lavoro e la città che risucchiano il tempo, ci hanno portato a optare per una mediazione (oltre al fatto che onestamente faccio molta fatica a maneggiare carne e pesce. L’ho fatto per un periodo per Musetta che non stava bene con il pancino ma non è stato bello). Le mie due gattine, quindi, mangiano cibo pronto, sia secco che umido, di alta qualità e biologico. Fin dall’inizio abbiamo eliminato i prodotti di bassa fascia che costano meno, è vero, ma che a lungo andare possono far insorgere problematiche di vario tipo, specie per animali che vivono in casa, sterilizzate e che hanno vite sedentarie e anche forse un po’ frustranti visto che gli appartamenti non rappresentano proprio l’habitat migliore per i nostri amici a quattro zampe. Basta abituarsi a leggere le etichette per scoprire quanti additivi e sostanze chimiche sono presenti in questi prodotti ma so che se siete qui a leggere su questo sito, probabilmente siete già avvezzi a quest’attività anche quando scegliete il cibo per voi stessi.
Con Musetta anni fa avevo provato un cibo secco vegano, prodotto in Italia, ottimo e anche ad un costo accessibile, che si chiama VeCan e abbraccia anche una politica etica di sostegno alla causa animalista. Questo progetto nasce nel 2010 e la produzione di questo cibo sostiene il santuario di Magnago, in provincia di Milano, che ospita animali salvati dall’industria della carne. Mi era piaciuto così tanto che ho voluto provare ad attuare questo cambiamento.
Per quasi un anno Musetta ha mangiato di gran gusto queste crocchette a base di proteine vegetali e cereali ma ad un certo punto ha cominciato a mostrare difficoltà di assimilazione e così sono tornata ad una alimentazione a base di carne, cereali verdure, sempre acquistando prodotti biologici e con la lista ingredienti più corta possibile.
Siamo andate avanti per anni senza alcun problema fino a che, al compimento dei 13 anni, Musetta ha cominciato a vomitare liquido giallo nel pomeriggio, nella lunga pausa tra un pasto e l’altro.
Questo evento ha cominciato a presentarsi così frequentemente che mi sono decisa a documentarmi e ho scoperto che questi sintomi sono molto comuni nei cani anziani, gli è stato data addirittura il nome di “Sindrome del Vomito Giallo” e nei molti articoli che ho letto si parla di una iper-produzione di succhi gastrici che ad un certo punto il corpo elimina attraverso il vomito e come rimedio suggerivano di dare da mangiare più spesso, di suddividere i due pasti principali in sei piccoli pasti in modo da non restare a digiuno troppo a lungo.
Musetta però non mangiava volentieri, lei che è sempre stata una gran mangiona, rifiutava la colazione e sgranocchiava qualcosa a metà mattinata. Con la suddivisione del cibo gli episodi di vomito erano effettivamente diminuiti ma il cane non stava bene e questo si capiva anche dalla diarrea che ormai si presentava quotidianamente. Il veterinario mi aveva prospettato una gastroscopia ma non mi andava di addormentare un cane di 13 anni senza prima aver tentato ogni altra strada possibile. Allora ho fatto una ricerca per vedere cosa offriva il mercato e mi sono imbattuta in questo cibo per cani che si chiama “Edgard&Cooper” che propone anche una linea vegetale dalla lista ingredienti cortissima, solo proteine vegetali e verdure, nei gusti di carote e barbabietola rossa.
Ho acquistato questo prodotto sperando che Musetta avesse solo sviluppato delle intolleranze alimentari e quando è arrivato ho fatto scegliere a lei: ho messo nella ciotola un misto di vecchie e nuove crocchette vegane e lei ha mangiato le nuove lasciando le altre.
Nel giro di un tempo relativamente breve parlo di settimane, ha totalmente smesso di vomitare anche facendo due soli pasti al giorno, ha ripreso peso e mangia questo cibo molto volentieri ogni giorno. Ho notato che preferisce la carota alla barbabietola e quindi cerco di accontentarla acquistando ciò che più le piace. Aggiungo su uno dei pasti un filo di olio di semi di girasole e ogni tanto le dò un pezzo di mela, una carota o delle foglie di insalata di cui è ghiottissima.
Non credo sia giusto obbligare i nostri compagni pelosetti ad un regime vegano, ma a volte si può rendere necessario, specialmente con l’età, considerare un alimento più semplice e con meno ingredienti, per consentirgli una vecchiaia il più possibile attiva e in salute.
Il prodotto di cui ho parlato non è proprio a buon mercato, non certo se lo paragoniamo a quelli da supermercato con la lista piena di ceneri residue e veleni vari ma la salute dei nostri amici pelosetti è troppo importante e l'alimentazione rappresenta, come per gli umani, un fattore importante di prevenzione.
Il giorno 9 di Agosto 2023 Musetta è volata sul ponte arcobaleno, colpita da una forma particolarmente aggressiva di sarcoma che le ha concesso un'agonia molto breve, che ha lascato me e Cristiano sgomenti ma che tutto sommato le ha permesso di non soffrire troppo. Nulla mi toglie dalla testa l'idea che questa alimentazione l'abbia aiutata ad affrontare la prova finale.
Scritto da : Lia Courrier
